La prima parte dei lavori del quarto giorno (28 aprile 2022) è dedicata all’ascolto della relazione di padre Antonio Ridolfi sull’area Formazione e Studi; come responsabile, ritiene necessario riconoscere un difetto di fondo, ovvero che a volte sembra esserci uno scollamento tra la dimensione personale e quella comunitaria. Se, però, recuperiamo il senso della vocazione, che non può essere vissuta in margine al cammino dell’umanità, piuttosto come pellegrini e forestieri al fianco di uomini e donne di ogni lingua, razza e cultura, possiamo riconoscerci mendicanti di senso, insieme a tutti. Questo ci rende più chiaro che il cammino dinamico della nostra formazione non si può svolgere al chiuso, per aprirsi solo successivamente all’esterno. Uno dei risultati di questo ripensare noi stessi e il nostro cammino vocazionale, è la priorità data alla formazione permanente, momento fondamentale per il nostro ri-centrarci in Cristo, e che a sua volta deve orientare la formazione iniziale. Alla relazione hanno fatto seguito i lavori nelle commissioni.
Nel pomeriggio padre Pietro Anastasio ha presentato la sua relazione sull’area Missione ed Evangelizzazione, sottolineando che forse è il settore che più ha sofferto gli effetti delle chiusure causate dalla pandemia. L’auspicio, in vista di una piena ripresa delle attività, è che tutte le fraternità siano riconoscibili come luoghi caratterizzati dalla ricerca del Signore e dall’apertura all’accoglienza, e siano testimonianza esemplare della loro scelta di vita fraterna. La peculiarità del tempo vissuto in questi ultimi due anni fa pensare che possa essere utile, anzi necessario, intensificare la presenza dei frati nelle famiglie, intessendo sempre più relazioni ampie e virtuose. Relazioni e vita fraterna siano sempre più chiaramente alimentate dalla vita spirituale. La società cambia, e cambiano anche le modalità comunicative: questo rende sempre più urgente il riuscire a parlare “la stessa lingua”, non per snaturare il nostro annuncio, ma per potersi proporre all’ascolto. Padre Pietro conclude il suo intervento citando la lettera di s. Paolo ai Galati: “Non stanchiamoci di fare il bene; se, infatti, non desistiamo a suo tempo mieteremo. Poiché dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti” (Gal 6, 9-10).
All’intervento in assemblea, è seguito il dialogo in commissione. Alle 18.30, la Celebrazione eucaristica, presieduta da padre Lucio Calabrese, ha concluso la giornata dei frati capitolari.
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La nostra fraternità, riunita in Capitolo, oggi, 27 aprile 2022, ha accolto il Ministro Generale, padre Massimo Fusarelli, che è venuto a incontrarci per condividere un tratto di questo importante cammino. In assemblea, padre Massimo ha sottolineato la necessità di un continuo discernimento che, partendo dal considerare Cristo come “collante”, ci impedisca di annaspare in una perenne e controproducente indecisione.
La parola guida del Capitolo, rinnovati dallo spirito - aperti al futuro, ci ricorda che al centro c’è il Battesimo, ovvero che la nostra identità fondamentale è quella di cristiani, non quella derivante dalla scelta di essere consacrati, che è un orientamento successivo; in particolare, “aperti al futuro” non è uno slogan da ridurre ad esigenza sociologica, ma è il segno della nostra vitalità battesimale.
Siamo chiamati a fronteggiare i cambiamenti profondi delle realtà dell’Ordine, che a volte ci disorientano e ci impediscono di cogliere il senso ultimo della nostra scelta di vita. L’esortazione del Ministro è ad andare avanti, con coraggio ma anche con piena consapevolezza.
Nell’Eucaristia, celebrata alle 12, presieduta dal Ministro Generale, abbiamo pregato per padre Vitale Dartizio, che oggi ha compiuto cento anni di vita. Nel pomeriggio, i frati capitolari, divisi in quattro gruppi, hanno discusso su fraternità e minorità, sulle sfide che questa scelta oggi ci chiede di affrontare, partendo dalle considerazioni emerse nella fase preparatoria del capitolo, per poi continuare il lavoro in assemblea.
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La seconda giornata (26 aprile 2022) dei frati riuniti in Capitolo Provinciale si apre con la recita comunitaria delle Lodi. Prima di riunirsi in assemblea, un breve momento di preghiera e di affidamento alla Vergine Immacolata, seguito dall’ingresso processionale in aula. Dopo l'appello, il Ministro Provinciale uscente P. Giuseppe Iandiorio presenta la relazione sul sessennio del suo mandato, non limitandosi ad elencare gli obiettivi che si è riusciti a portare a termine e quelli rimasti in sospeso ma, piuttosto, invitando ad accogliere il tempo che stiamo vivendo come tempo di grazia, tempo opportuno per “rinascere dall'alto”. L’invito è a ringraziare il Signore per i frutti raccolti, ma anche per quelli non ancora maturi; a sollevare lo sguardo e ricentrare la vita su Cristo, che abbiamo scelto di seguire con la nostra Professione religiosa; alla conversione e alla penitenza; ad abbracciare il nostro futuro. L’esperienza della pandemia ha rallentato il nostro cammino, dobbiamo scuoterci e riprendere la strada, lasciandoci illuminare da Colui che ci precede.
Dopo il Ministro Provinciale, prende la parola il Padre Visitatore Paolo Fantaccini, il quale presenta la sua relazione esortando i presenti a evitare il rischio di chiudersi nelle cose da fare e nell’individualismo: tanto di buono è stato fatto, tanto c’è ancora da fare, ma l’impegno fondamentale è un cammino di conversione, personale e comunitario, che porti dall'io al noi, e dal noi a Dio.
Nel pomeriggio, padre Manlio Di Franco presenta la sua sintesi delle relazioni delle varie fraternità: emerge un profondo cambiamento in atto nella società, e la conseguente necessità di modificare il nostro modo di vivere la vita consacrata in questo tempo di evoluzione. Si avverte come condizione indispensabile il riconoscere le novità non per lasciarci travolgere ma per cogliere l’occasione di essere sempre più consapevolmente “frati minori”. Con la Celebrazione eucaristica presieduta dal Ministro Provinciale uscente, si chiude la seconda giornata del Capitolo.
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Lunedì 25 aprile 2022 ha avuto inizio, presso la casa di spiritualità "Getsemani" di Capaccio (SA), il Capitolo Provinciale elettivo della Provincia Salernitano-Lucana dei Frati Minori.
Quaranta fratelli, con il M. R. P. Paolo Fantaccini, Visitatore incaricato dal Ministro Generale, si sono riuniti per prendere decisioni importanti circa il cammino fraterno dei prossimi sei anni, e per eleggere il nuovo Ministro Provinciale. I Frati capitolari hanno aperto i lavori celebrando la Messa votiva allo Spirito Santo, invocandone la presenza perché tutto ciò che accadrà in questi giorni sia sempre illuminato dalla Grazia.
Nel pomeriggio, tutti i fratelli hanno preso parte al ritiro, introdotto da una meditazione di fr. Guido Fineschi, della Provincia Toscana dei Frati Minori, il quale ha voluto sottolineare l'aspetto fondamentale dell'essere "chiamati": chiamati alla vita consacrata, chiamati a incontrare i fratelli in Capitolo, tenendo presente i quattro punti che Papa Francesco richiama nella Evangelii Gaudium come aiuto per superare le eventuali tensioni tra idee opposte, e per fare in modo che diventino, da occasione di scontro, opportunità di incontro ulteriore: nella tensione tra pienezza e limiti, il tempo è superiore allo spazio; nella tensione tra unità e differenze, l'unità prevale sul conflitto; nella tensione tra realtà e idee, la realtà è più importante dell'idea; nella tensione tra universale e particolare, il tutto è superiore alla parte.
Il momento di preghiera e di riflessione si è concluso con l'adorazione eucaristica, durante la quale si è celebrato il sacramento della Riconciliazione, seguita dalla recita dei Vespri.
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